Il fascino dei pianeti e delle stelle ha accompagnato l’uomo sin dalla notte dei tempi. Il meraviglioso cielo stellato osservato nelle notti incantate ha suscitato e ispirato poeti e artisti di ogni tempo. Coloro che misticamente si univano a questo meraviglioso spettacolo percepivano uno splendido senso di unità tra loro e la natura intera. Sono stati tali uomini a cantare le gesta di questo spirito Unico e Uno che si presentava ai loro occhi nelle mille forme della natura.
Se da una parte costoro sentivano la meravigliosa unità tra loro e il firmamento senza sapere perché mai questo potesse accadere, i maghi-astrologi del passato conoscevano le leggi che giacevano dietro la ciclicità di una natura che seguiva sempre lo stesso cammino. Tuttavia questa conoscenza segreta che affondava le radici in un passato lontano si perse tra le sbarre separatrici di un materialismo scientifico che distolse lo sguardo dal vero oggetto della conoscenza: cioè l’uomo. Avendo forzatamente separato la materia della Coscienza si pensò, erroneamente, che il corso dei pianeti fosse descritto da leggi fisiche che nulla avevano a che fare con il mondo dello spirito. Con una simile visione dell’universo l’astrologia non poté che proseguire la sua strada da sola sperando nel risveglio di quell’uomo oramai perso nella densità della materia.
A quest’uomo oggi risulta difficile concepire un ammasso di terre e gas, quali sono i pianeti, come forze trainanti dell’animo umano. Eppure l’astrologia, sin dagli albori, ha sempre dimostrato l’interrelazione fra tutti gli elementi naturali. Anzi, la visione della natura umana che ne esce fuori studiando l’astrologia è quella di un uomo forgiato a “immagine e somiglianza” della natura stessa dove la sua personalità di base dipende in tutto e per tutto dalla mescolanza e l’interrelazione dei quattro elementi naturali.
Sin da quando gli antichi babilonesi cominciarono a disegnare figure simboliche nel cielo stellato è stata sempre ben chiara la relazione tra astrologia e psicologia. Ovviamente, nel corso dei secoli, l’astrologia si piegò ai desideri di un potere temporale insicuro che cercò certezze su un futuro che appariva incerto. Furono i re e i moderni politici a rivolgersi ai vari maghi e astrologi di turno per avere responsi astrologici magari riguardo la riuscita o no delle loro guerre. Nacque così l’astrologia giudiziaria.
Oggigiorno l’astrologia umanistica di Dane Rudyard non ha fatto altro che ricalcare le orme di una visione del cielo centrata sulla persona. Si è compreso finalmente il grande valore di un’analisi astrologica fondata sull’interpretazione di tutte quelle forze planetarie che ruotano nel cielo e contemporaneamente nella psiche della persona. Tutto questo avviene per il semplice fatto che l’universo è un grande frattale dove “ciò che è in alto giace anche in basso”. Attraverso la lettura dei pianeti natali possiamo risalire sino a rintracciare la personalità di un individuo anche sconosciuto a noi e, attraverso il movimento dei pianeti progressi, anche tutte quelle energie in circolo durante la vita della persona stessa. Se poi pensiamo che con l’analisi dell’astrologia karmica possiamo scoprire gli intricati nodi energetici che l’individuo si porta dietro dalle sue passate esistenze, abbiamo un quadro psicologico davvero completo per conoscere l’individuo nella sua totalità.
Una simile conoscenza psicologica con soli tre dati a nostra disposizione: luogo, data e ora di nascita dell’individuo supera di gran lunga tutta l’analisi della personalità che uno psicologo moderno possa fare. Si potrà portare avanti una psicologia nel senso più ampio del termine se essa stessa accetterà i metodi magici dell’esoterismo antico. Questo avverrà se guarderà all’esoterismo non come una serie di conoscenze prive di fondamento ma come importanti nozioni che, oggigiorno, coincidono con le moderne ricerche nel campo della fisica moderna le quali ci svelano un qualcosa di molto profondo e importante per l’uomo.
Detto questo non occorre altro che osservare il cielo e, proprio come in una vera e propria esperienza mistica, sentirsi parte di un infinito che giace dentro il cuore umano.
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