Ci sono alcune cose che, soprattutto noi che viviamo in un Paese occidentale, tendiamo a dare per scontate: ad esempio, una corretta applicazione di quelli che chiamiamo DIRITTI UMANI UNIVERSALI.

Un diritto  in sè consiste in una libertà o una facoltà di qualche tipo. È qualcosa che ti spetta, intrinsecamente, per il solo fatto di  possedere  determinati requisiti o caratteristiche. Parlando di diritti umani, intendiamo i diritti intrinsechi riconosciuti a un qualsiasi membro della specie Homo Sapiens: un uomo, donna o bambino.

Sono i diritti di un Essere Umano.

La loro premessa fondamentale è che ogni essere umano sia un essere morale e razionale che meriti di essere trattato con dignità. Essi sono universali e cioè si applicano senza distinzioni o limitazioni  a qualsiasi essere umano, semplicemente in quanto vivente, indipendentemente da chi sia o da dove viva.

Nel 1948, i diritti umani fondamentali furono sanciti ufficialmente all’interno di un documento internazionale – LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO – redatto sotto l’egida della Nazioni Unite che, pur non essendo giuridicamente vincolante se non ratificato da leggi nazionali, è comunque preso a riferimento e considerato un Codice Etico di importanza fondamentale nella storia degli uomini.

  Risultati immagini per universal declaration of human rights 1948DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO

(Testo della Dichiarazione in forma di presentazione)

Come mai, qualcuno si starà chiedendo, porre l’attenzione su qualcosa che sembra ormai un dato acquisito e non più in discussione nei Paesi più avanzati?

Perché ci siamo accorti che questi ambiti non sono affatto acquisiti e indiscussi come avremmo potuto pensare e anzi diversi indicatori rilevano sempre più contesti e situazioni dove i diritti fondamentali vengono ancora violati o vilipesi, anche nei civili Paesi occidentali, con gravi limitazioni alla libertà e alla sovranità personale.

In un momento di ripensamento complessivo sulla condizione umana,  non è possibile perseguire la crescita personale e l’aumento di consapevolezza se l’essere umano non vede riconosciuta in primo luogo la sua dignità di abitante del pianeta e tutti i diritti insiti in questo status. S.F.

 

 

 


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