“Lo spirito vivifica, ma la lettera uccide.”
Fulcanelli Il mistero delle cattedrali
- ESOTERISMO: ETIMOLOGIA E SIGNIFICATO
Il termine esoterismo appare per la prima volta nel 1752 nella lingua francese per indicare, in senso lato, le dottrine di carattere nascosto o segreto. “Esoterico” deriva dalla parola greca antica ἐσωτερικός (esotericos), derivato da ἐσώτερος (esoteros, interiore), contrapposto a exoteros (esteriore).
L’etimologia del termine fa subito intuire che l’esoterismo si occupa di tutte quelle verità nascoste agli occhi dei profani, ossia di coloro che non hanno intrapreso il percorso iniziatico e vivono ancora nell’illusione della materia densa, mentre giacciono completamente accessibili agli iniziati ai grandi misteri. Per questa ragione l’accesso a queste verità nascoste dalla densità della materia porterà l’iniziato a un alto grado di conoscenza interiore tramite un cammino interiore individuale e lo studio dei testi più autorevoli di magia spiegati dal maestro che istruisce l’adepto. Almeno questo è quanto affermano i “maestri” delle società segrete esoteriche di tutto il mondo. Come se i loro adepti avessero ricevuto l’illuminazione divina più perfetta possibile attraverso la loro iniziazione. Purtroppo, dal mio punto di vista, non accade proprio questo poiché, come dimostrerò nel mio ultimo lavoro di magia comparata che ha come base la struttura universale del “viaggio dell’eroe”, la consapevolezza divina si acquisisce attraverso un lungo viaggio interiore, un viaggio solitario perché sulla strada della verità si è totalmente soli. In questo viaggio l’individuo viene a trovarsi faccia a faccia con la sacralità del suo Tempio Interiore.
Il centro di questa ricerca introspettiva è l’Uomo vitruviano, il vero Tempio Interiore la cui conoscenza “sensitiva”, di meravigliosa unità celeste e terrena, porterà l’Eroe al raggiungimento della piena divinità creatrice nel momento in cui avrà terminato il lavoro della Grande Opera. Questo lavoro consiste nel trasformare il piombo, ossia la materia caotica della natura umana nel pregiato oro di quella “luce solidificata” dove risiedono tutte quelle qualità divine creatrici. Soltanto in questa maniera l’uomo-Eroe scoprirà di possedere delle facoltà divine non più stagnanti in un potenziale assopito all’interno di se stesso e porrà, quindi, queste qualità in continua azione dinamica tendente a modificare e a creare in ogni istante l’universo virtuale, espressione e manifestazione esterna di un interno in completa risonanza col Tutto.
- LA DIVINITA’ CREATRICE DELL’UOMO E’ UNA MINACCIA PER LE RELIGIONI?
È chiaro che, nel corso delle epoche, l’affermare la divinità creatrice dell’Uomo avrebbe portato a un rovesciamento del potere temporale nonché del rischio reale di una sua caduta. Tutte le dottrine religiose del mondo basavano la loro sopravvivenza sul fatto di essere mediatrici indiscusse tra l’umano e il divino. La simbologia mitologica di tutto il mondo si trasformò, nelle mani del potere, in un sistema settario di valori religiosi che nulla aveva a che fare con il significato esoterico di “interno”, fortemente spirituale rispetto ai vari sistemi religiosi. Nacquero così le religioni e tutti i sistemi organizzati di controllo della spiritualità umana. Ecco perché, dall’altra parte, gli alchimisti del passato dovettero nascondere la loro filosofia di vita tramite allegorie simboliche, per sfuggire a un potere temporale religioso fortemente repressivo.
Ovviamente nel fare questo l’esoterismo si richiuse in una ristretta cerchia di persone che, ancora una volta, finì per sentirsi invasa di quel potere che le permetteva di interpretare nella giusta maniera le varie allegorie esoteriche. Anche perché questo potere che subentrò nell’ambito dell’esoterismo stesso, legato alle varie massonerie del mondo, proveniva già dalle antiche culture egizie o babilonesi e si servì dei simboli piegandoli alla propria visione del mondo. Da quest’atteggiamento ne derivò la vera segretezza dell’Arte, mai in realtà messa al servizio del mondo.
Una segretezza imposta dalla gerarchia costruita a immagine dell’albero della vita cabalistico, che imponeva il riserbo agli iniziati riguardo i segreti delle scienze occulte. È lecito anche pensare che in mano a poteri occulti le conoscenze esoteriche, soprattutto magiche, siano diventate un’arma contro lo scorrere dell’energia vitale all’interno della società. La conoscenza magica fu usata al servizio del potere tradendo le verità stesse sulle quali si fondava tale potere. Forse sarà stato proprio per questo che le religioni settarie, soprattutto occidentali, in mano a poteri occulti, abbiano travisato completamente i simboli esoterici originari proprio per compiere un’opera di distruzione dell’Uomo vitruviano professato dagli esoteristi. Così la magia divenne ciarlataneria, la vera astrologia si trasformò in astrologia commerciale e soprattutto i simboli che riunivano tutte le religioni in una visione unitaria della vita assunsero un valore storico-religioso.
- ESOTERISMO: UNA STORIA DI INFAMIE E CALUNNIE
Proprio per queste ragioni l’esoterismo venne screditato tra il popolo. Nel 1800 oramai era consuetudine indicare con questo termine tutti coloro che si occupavano di magia, di cabala ebraica, astrologia e cartomanzia. Si considerò l’esoterismo come una serie di pratiche occulte che nulla avevano a che fare con quel mondo moderno altamente scientifico che stava di lì a poco per manifestarsi tramite il progresso scientifico.
- ESOTERISMO E SCIENZE MATERIALISTICHE
Per tutto il ‘900 l’irruenza del pensiero materialistico-scientifico occidentale sotterrò ancora di più il pensiero esoterico, confinato a rappresentare una serie di atti rituali occulti, totalmente al servizio di maghi ciarlatani che si servivano di pratiche ritenute eretiche rispetto alla moderna scienza della materia. Forse è proprio questa visione dell’esoterismo ad essere conosciuta sino a questo momento.
- RISCOPERTA E VALORIZZAZIONE DELLE TEORIE ESOTERICHE NEL PENSIERO CONTEMPORANEO
Oggi, però, siamo in un periodo in cui tutte le scienze si stanno nuovamente riunendo in una sola dottrina, quella più ancestrale, ossia la dottrina dell’Uomo, unione di macrocosmo e microcosmo. Non sappiamo se, come afferma Eliphas Levi, una “tradizione primordiale” sia stata la base di tutte le religioni e si sia tramandata fra i circoli esoterici di tutto il mondo. Levi convinse mezzo mondo occulto di tale verità. Non abbiamo nessuna prova che questo sia avvenuto. In realtà io ritengo che sia “il viaggio dell’eroe” la vera base universale, simbolico e mitologica, del viaggio dell’Uomo che cerca se stesso e troverà Dio dentro di sé. Tale struttura non ha mai avuto né adepti né maestri in armonia con un percorso creativo umano oltre la fatalità degli eventi in successione ciclica.
Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica vedeva nell’esoterismo una sintesi di tutte le filosofie del mondo che avevano come comune denominatore quello di svelare i misteri della creazione del mondo.
Per Rudolf Steiner, che si staccò dalla società Teosofica per fondare la sua Antroposofia, l’esoterismo non era nient’altro che un modo di indagare i mondi al di là della materia per scrutarne i suoi segreti.
Forse René Guénon si è avvicinato molto più a ciò che realmente l’esoterismo racchiudeva in sé, ossia una serie di simboli coscientemente manipolati dalle tradizioni religiose settarie di tutto il mondo che, però, analizzati secondo la “tradizione primordiale” rivelavano la vera essenza del significato originale. Ritorna ancora l’idea della “tradizione primordiale” di Levi.
Se, come dicevamo prima, numerose persone si stanno nuovamente riavvicinando alla tradizione esoterica per come era realmente in passato è forse perché a partire dalla metà del XX secolo gli storici delle religioni quali Mircea Eliade, Gershom Scholem, Frances Yates, Alexandre Koyré o Charles Puech iniziarono a interessarsi di questa disciplina sottraendola alla fama di occulto e segreto in cui risiedeva soprattutto nei circoli accademici tradizionali. Questo era già un segno dell’apertura culturale che interesserà i nuovi tempi a venire anche se questi autori bloccarono l’esoterismo inquadrandolo soprattutto a livello storico-religioso.
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